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OMS e la tutela delle Nazioni

In data 28 giugno 2023 presso palazzo Madama, sede del Senato della Repubblica (uno dei due organi che compongono il Parlamento Italiano, lo stabilisce l’art. 55 della Costituzione della Repubblica Italiana che assegna a Senato e Camera dei Deputati identici poteri, in virtù del bicameralismo paritario voluto dai Costituenti) il Professor Josef Tritto rappresentante dell’Accademia Mondiale Tecnologie Mediche, è stato invitato ad esprimere la sua posizione riguardo il Documento Zero o Pass Sanitario Mondiale.

Il focus del suo intervento è stato proprio sulla riforma che l’OMS ha necessità di fare approvare entro la fine di novembre 2023.
Il Professor Tritto ha affermato : “dato che questa data è una data finale, nel senso che tutti i paesi che hanno firmato questa bozza, questo documento zero, dovranno implementare quello che è stato scritto nel programma il che vuol dire che diventerà esecutivo per tutti i paesi che hanno firmato ed anche in tutti gli altri, indipendentemente dalla volontà politica locale delle istituzioni dei singoli paesi.”

“L’OMS metterà fuori, dopo la fine di novembre, la lista dei vaccini obbligatori per tutti, dai bambini agli anziani, quindi non ci si potrà muovere da un paese europeo all’altro senza aver ottemperato a questa agenda. Ma, visto che non abbiamo una lista di vaccini saranno messi tutti i vaccini e altri vaccini nuovi che non sono stati mai sperimentati realmente su larga scala sugli esseri umani, quindi con un rischio incredibile sulle popolazioni in Europa, nell’area Schengen..”
“Bisogna spiegare che già i rappresentanti del Governo Italiano all’OMS sono informati della situazione essendo stati estremamente attivi nel creare tutta l’agenda delle riunioni”.

L’OMS ha proposto due riforme fondamentali, continua il professore nel suo intervento:
“1. L’International Health Treaty che, attraverso clausole obbligatorie, impone ai paesi di accettare l’agenda dei vaccini prodotta dalla direzione dell’OMS per implementarla nei paesi che hanno sottoscritto e non oppongono obiezione al Trattato. La Commissione Europea ha già detto che è d’accordo con l’OMS e seguirà queste indicazioni senza chiedere un parere consultivo ai paesi membri né tanto meno al Parlamento Europeo.
A questo riguardo egli aggiunge che molti paesi dei BRICS si sono già opposti: la Russia ha minacciato di uscire dall’OMS mentre, dall’altro versante, gli Stati Uniti hanno presentato emendamenti contrari a tale riforma.
2. Secondo aspetto, continua il professor Tritto, è la Riforma Globale dell’OMS legata ai fondi di investimento privati quantitativamente superiori a quelli pubblici. Ricordiamo che l’OMS è una delle 14 Agenzie delle Nazioni Unite e per cambiare la sua missione in Biosecurity, Virus Safety e Cyber Security necessita dell’approvazione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.”

Le ultime sentenze nel quadro dello Stato Italia, relative all’obbligatorietà che ha caratterizzato gli ultimi due anni appena trascorsi fa ben comprendere come, anche in assenza di giurisprudenza, la dottrina giuridica si stia mantenendo fedele ai principi dei Padri Costituenti, con l’obiettivo di salvaguardare le libertà fondamentali.
Così la Sentenza N° 219/2023 del giudice di Pace di Acireale dott. Marco Floritta nr RG194/2023 del 08/05/2023 (sanzioni over 50) afferma: “ Sebbene la legge possa prevedere l’obbligatorietà di determinati trattamenti sanitari, sono rarissimi, ed ancorati a precisi presupposti, i casi in cui l’ordinamento consente la possibilità di eseguirli contro la volontà delle persone, valendo da sempre il principio che gli accertamenti ed i trattamenti debbano essere  << accompagnati da iniziative rivolte ad assicurare il CONSENSO e la Partecipazione da parte di chi vi è obbligato>> e ciò a conferma della consapevolezza del Legislatore che l’Obbligo al Trattamento Sanitario costituisce pur sempre un’Eccezione rispetto al Principio di cui è espressione l’art. 32 Costituzione Repubblica Italiana, della LIBERA DETERMINAZIONE dell’INDIVIDUO in materia sanitaria..”

Inoltre nella Sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea di Lussemburgo C-765/21 del 13 luglio 2023 sulla domanda pregiudiziale, seppur considerata irricevibile , al punto 36 viene affermato: “Sebbene il rilascio di tali autorizzazioni costituisca un prerequisito del diritto dei loro titolari di immettere i vaccini di cui trattasi in commercio in ogni Stato Membro (v. in tal senso, sentenza 16 marzo 2023, Commissione e a./Pharmaceutical Works Polpharma, da C-438/21 P a C-440/21 P, EU:C:2023:213 punto 81), il rilascio di dette autorizzazioni condizionate NON COMPORTA, in quanto tale, ALCUN OBBLIGO, in capo ai destinatari potenziali di tali vaccini, di farsi somministrare questi ultimi ….” (https://i2.res.24o.it/pdf2010/Editrice/ILSOLE24ORE/QUOTIDIANI_VERTICALI/Online/_Oggetti_Embedded/Documenti/2023/07/14/Cgue_C_765.pdf)

L’intento di questo articolo, però, non è quello di destare allarmismo né di adagiarsi sugli allori, basta digitare sul motore di ricerca le parole chiave per farsi una propria idea riguardo la situazione attuale.

L’ intento, invece è quello di porre attenzione al finale dell’intervento del professor Josef Tritto, nel momento in cui egli afferma: “A questo punto noi chiediamo, lo abbiamo già chiesto come Accademia Mondiale Tecnologie Mediche, che si rifondi l’OMS come un’AGENZIA per la PROTEZIONE della SALUTE delle Popolazioni, un cambiamento radicale che va nella linea secondo cui le NAZIONI UNITE DEVONO RAPPRESENTARE NON SOLO I GOVERNI MA ANCHE I POPOLI, COME PREVISTO DALLO STATUTO FONDAMENTALE DELLE NAZIONI UNITE ”

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